venerdì 19 aprile 2013

- REGOLAMENTO (in attesa di approvazione)


Arcidiocesi di Foggia - Bovino 

  CONSULTA DIOCESANA DELLE AGGREGAZIONI LAICALI

REGOLAMENTO


   La consulta delle aggregazioni laicali della diocesi (detta C.D.A.L.), ai sensi dell’art. 4 dello Statuto, è organismo di incontro e confronto delle Aggregazioni ecclesiali laicali organizzate a livello diocesano, che nella fedeltà alla propria specificità e nel rispetto reciproco, intendono partecipare attivamente alla vita della Chiesa diocesana.
   Le Aggregazioni che intendono far parte della CDAL devono presentare le loro referenze  indicando la consistenza dell’Aggregazione e l’attività svolta nell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino.  
   L’Arcivescovo si riserva di ammettere o non ammettere, ascoltato il Comitato, quelle Aggregazioni che dovessero risultare prive di consistenza reale nell’ambito della Diocesi.
  L’Arcivescovo si riserva la facoltà, sentito il Comitato Direttivo, di valutare la permanenza delle Associazioni/Movimenti nella CDAL



1              Il presente Regolamento costituisce specificazione dello Statuto della CDAL, ciò comporta che per tutto quanto non ivi previsto, occorrerà fare riferimento ad esso.

2.    Organi

La CDAL si articola nei seguenti organi:
-         L’Assemblea:
-         Il Segretario generale.
-         Il Comitato  Direttivo.
-         L’Amministratore.
-    Le Commissioni di Studio

3.    L’Assemblea

3.1 - L’assemblea generale, ai sensi dell’art. 9 dello Statuto esamina i documenti della  
Comitato direttivo e delle Commissioni e li approva.
3.2 - L’assemblea è convocata dal Segretario Generale, mediante invito inviato almeno
10 giorni prima della data  fissata per l’incontro.
3.3 - L’Assemblea è valida in prima convocazione con la presenza di metà più uno, dei
componenti la stessa; in seconda convocazione con un terzo dei componenti detti.
3.4 - Le decisioni dell’Assemblea sono valide se approvate dalla maggioranza semplice dei presenti.

 4.          Comitato  Direttivo

4.1 - L’elezione  dei componenti il Comitato Direttivo va effettuata non oltre tre mesi dopo la scadenza del mandato ed è indetta dal Segretario Generale uscente con lettera inviata  ai membri dell’Assemblea almeno 15 giorni prima della convocazione.
4.2 - Tutti i componenti dell’Assemblea generale, eccetto gli Assistenti e il Delegato Episcopale, sono elettori ed eleggibili.  Sono eleggibili i Presidenti/Responsabili o loro delegati. Il voto è uno per ogni Aggregazione, perché all’Assemblea partecipa un solo rappresentante.
4.3 - In sede di assemblea elettiva saranno raccolte eventuali candidature e sarà costituito apposito seggio elettorale, composto da un presidente e due scrutatori estratti a sorte.
4.4 - Sono eleggibili quattro candidati (art. 10 dello statuto).
4.5 - Nella prima riunione del Comitato esecutivo vengono nominati il Vice segretario, il Amministratore, le eventuali Commissioni di studio e i coordinatori delle stesse.
4.6 - Perché il Comitato direttivo possa deliberare è necessaria la presenza di almeno 4 membri, compreso il Segretario Generale; in tal caso le deliberazioni dovranno essere approvate con la maggioranza degli aventi diritto al voto;
4.7 - Qualora si renda vacante un posto di membro, subentra il primo dei non eletti nelle precedenti votazioni  e resterà in carica fino allo scadere del mandato del membro sostituito;
4.8 - Ogni tre anni il Comitato verifica la situazione reale delle Aggregazioni e relaziona per iscritto all’Arcivescovo.

4.9 - Il Segretario Generale fa parte del Consiglio Pastorale Diocesano.  

5.         Il Segretario Generale
    
   Al termine di ogni anno sociale, il Segretario Generale ha l’obbligo di redigere   una relazione sulla attività svolta, che approvata dal Comitato Direttivo, viene inviata all’Arcivescovo.

6.        Il Comitato Direttivo

   Si riunisce di norma una volta al mese  e prima di ogni assemblea generale, ne predispone i lavori e cura l’esecuzione delle decisioni, segue i lavori dei  Comitati o Commissioni di studio eventualmente costituiti  e  promuove i rapporti con gli altri organismi ecclesiali.

7.            L’Amministratore   

    Entrate finanziarie
Ø  Le entrate finanziarie della Consulta sono rappresentate dal contributo annuale (cf. Art 9/b), dall’autotassazione di tutte le Aggregazioni, dall’utile eventualmente derivante dalla pubblicazione di atti e documenti, da ogni altra donazione, erogazione, ecc.
   La parte delle entrate non spese negli esercizi cui esse si riferiscono ed ogni altro provento, entreranno a far parte del fondo-cassa della stessa Consulta.
   (L’esercizio finanziario chiuderà il 31 dicembre di ogni anno. Al termine di ogni esercizio, il Comitato Direttivo predisporrà il bilancio consuntivo e quello preventivo per l’anno successivo per sottoporlo alla approvazione della Assemblea Generale della Consulta.)

Ø  I compiti dell’Amministratore e le modalità di finanziamento della consulta

Art.1 – l’Amministratore segue la gestione finanziaria della consulta nei limiti indicati dall’art.12 dello statuto in vigore;
Art.2 – l’Amministratore provvede alla riscossione delle quote associative rilasciando apposita ricevuta;
Art.3 – l’Amministratore provvede alla regolazione delle spese, previa verifica dei documenti;
Art.4 – l’Amministratore  tiene una regolare ed aggiornata rilevazione di tutti i movimenti di Entrata e di Spesa, mediante apposito registro o di altro strumento di rilevazione contabile;
Art. 5 – l’Amministratore  fornirà al Comitato Direttivo tutte le informazioni e i chiarimenti per ogni atto Amministrativo rilevato e di ogni ulteriore notizia necessaria;
Art. 6 – l’Amministratore  provvede annualmente alla stesura del Rendiconto e dello Stato di previsione per l’anno successivo, sottoponendolo alla approvazione del Direttivo;
Art. 7 – previa approvazione del Direttivo, l’Assemblea Generale della Consulta approva lo Stato di Previsione ed il Rendiconto annuale.

8.            Le Commissioni di studio

   Le Aggregazioni che partecipano alla CDAL si raggruppano in commissioni per lo studio, l’approfondimento e il confronto nei diversi ambiti di apostolato. Ciascuna Aggregazione deve partecipare stabilmente ad almeno una commissione.
   Sono composte da membri della Consulta ed eventualmente da esperti anche non facenti parte della Consulta stessa.
   Le Commissioni eleggono al loro interno  un segretario.
   Quanto elaborato dalle Commissioni viene riferito alla Consulta; gli elaborati trasmessi vengono utilizzati come strumento di lavoro per la Consulta stessa e opportunamente archiviati.
   Le Commissioni costituite permanentemente collaborano con i diversi uffici di Curia per
offrire l’adeguato contributo pastorale.

9.         Attività della Consulta

          La programmazione annuale terrà presente le linee generali della pastorale diocesana , ma anche le specifiche iniziative delle aggregazioni, tentando di creare una programmazione organica, evitando inutili sovrapposizioni di iniziative o doppioni.

10.       Disciplina delle Aggregazioni

10.1   Ogni Aggregazione ha l’obbligo, al termine dell’anno sociale, di inviare alla Segreteria Generale della CDAL, una relazione sull’attività svolta nell’anno precedente e, possibilmente, gli orientamenti programmatici per l’anno successivo.
10.2   L’assenza ingiustificata dell’Aggregazione alle assemblee per più di tre volte comporta la segnalazione alla Dirigenza dell’Aggregazione  e la sostituzione   del   Responsabile o del Delegato. Il mancato riscontro all’invito del Comitato comporta l’esclusione della Aggregazione dalla CDAL, la cui riammissione, previa nuova domanda, va decisa dall’Arcivescovo, sentito il Comitato esecutivo.


 11.       Pubblicazione di Documenti

     Documenti o dichiarazioni della CDAL sono resi pubblici, di intesa con il Delegato Episcopale per il Coordinamento della Pastorale.